Transition Farm è un progetto dell’Associazione “Parma, io ci sto” nato con un duplice obiettivo: quello di coniugare la necessità di formare giovani neolaureati rendendoli protagonisti attivi della transizione ecologica/energetica/digitale, con quella di mettere a disposizione queste importanti competenze anche delle Pmi.
10 giovani neolaureati dell’Università di Parma, provenienti da diversi percorsi di studi (Scienze e Tecnologie Alimentari a Chimica, da Biotecnologie a Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, da Sistema Alimentare: Sostenibilità, Management e Tecnologie a Scienze Gastronomiche, da Trade e Consumer Marketing a Ingegneria Meccanica e Ingegneria Gestionale), collaboreranno con 10 aziende del territorio al fine di valutare la transizione verso la sostenibilità delle piccole e medie imprese e il coinvolgimento dei giovani in un’ottica nuova, di sinergia più costruttiva e strategica con il mondo del lavoro.
L’iniziativa nata in collaborazione con l’Università di Parma e Nativa, con il supporto di Cisita Parma, Unione Parmense degli Industriali e Gruppo Imprese Artigiane è un importante punto di incontro tra le aziende e dieci ex studenti pronti alla prima avventura nel mondo del lavoro: una sinergia tra l’esperienza e il modus operandi di 10 importanti player del territorio parmense e le competenze innovative dei giovanissimi neolaureati con il comune obiettivo di un nuovo concetto di sostenibilità.
Gruppo Zatti, operatore specializzato nella commercializzazione automobilistica, è una delle 10 aziende che hanno aderito alla lodevole iniziativa Transition Farm e come sempre ha abbracciato con entusiasmo la possibilità di evolvere verso un nuovo modello di sostenibilità mantenendo stretta la connessione con il tessuto sociale del territorio e nello specifico nel coinvolgimento di giovani profili professionali in grado di fornire un piano di miglioramento per il futuro prossimo.
Il progetto durerà fino a luglio e siamo sicuri che sarà una splendida esperienza sia per le aziende che per i neolaureati, con l’augurio che sia solo il punto di partenza di una sinergia con un comune obiettivo, la sostenibilità del pianeta e tutti gli attori devono essere protagonisti del cambiamento.